Due vite

Due vite

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  • Create Date:2021-07-22 09:51:22
  • Update Date:2025-09-06
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  • Author:Emanuele Trevi
  • ISBN:8854522635
  • Environment:PC/Android/iPhone/iPad/Kindle

Summary

«L’unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti è cercare la distanza giusta, che è lo stile dell’unicità»。 Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo libro che, all’apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia。 Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, così propensa alle illusioni。 Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l’aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava。 Ne mostra anche le differenti condotte: l’ossessione della semplificazione di Rocco Carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue Furie; la timida sfrontatezza di Pia Pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore。 Tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell’unicità di questo libro non stanno nell’impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie。 Stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l’amicizia。
Nutrendo ossessioni diverse e inconciliabili, Rocco Carbone e Pia Pera appaiono, in queste pagine, come uniti da un legame fino all’ultimo trasparente e felice,quel legame che accade quando «Eros, quell’ozioso infame, non ci mette lo zampino»。

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Reviews

Nolfetti

“Due vite” non è un libro facile。 Non lo è per la tematica dolorosa e non lo è per la scrittura di Trevi, che ha, a mio parere, meritatamente vinto il Premio Strega。 Questi sono i punti di forza di questo libro, che ti entra sotto pelle, ti commuove, ti sorprende, ogni tanto ti fa soffrire。 Le riflessioni di Trevi, intervallate da una descrizione minuziosa di Pia e Rocco, suoi amici, uniti dallo stesso destino di morire prematuramente, sono qualcosa che mai mi era capitato di leggere。 Un breve v “Due vite” non è un libro facile。 Non lo è per la tematica dolorosa e non lo è per la scrittura di Trevi, che ha, a mio parere, meritatamente vinto il Premio Strega。 Questi sono i punti di forza di questo libro, che ti entra sotto pelle, ti commuove, ti sorprende, ogni tanto ti fa soffrire。 Le riflessioni di Trevi, intervallate da una descrizione minuziosa di Pia e Rocco, suoi amici, uniti dallo stesso destino di morire prematuramente, sono qualcosa che mai mi era capitato di leggere。 Un breve viaggio attraverso la vita di questi tre scrittori, ma un’intensa storia di un’amicizia profonda, destinata a durare anche oltre la vita。 Meraviglioso。 。。。more

Sara Simoni

Una citazione di questo libro funziona anche come perfetta definizione del suo contenuto: “puro nonsense”。L’élite letteraria italiana che parla dell’élite letteraria italiana all’élite letteraria italiana。 Una prosa noiosa riveste un libriccino senza significato。 Il trionfo dell’autoreferenzialità di un certo tipo di narrativa italiana, non una storia ma uno specchio in cui gli ambienti della critica possono riflettersi e di cui certo si compiacciono。

So92

3,5 stelle。 Due vite è un libro che parla di amicizia, ma lo fa con la malinconia lucida di chi ricorda un rapporto speciale che è andato perduto。 È stata una lettura strana, breve ma intensa, che appassiona illettore nonostante questi non abbia mai incontrato Rocco e Pia nella realtà - anche se questo coinvolgimento resta come una folata di vento passeggera perché, a mio avviso, un libro del genere rimane impresso a fuoco nella memoria solo se si sono conosciute in vita le persone di cui parla。 3,5 stelle。 Due vite è un libro che parla di amicizia, ma lo fa con la malinconia lucida di chi ricorda un rapporto speciale che è andato perduto。 È stata una lettura strana, breve ma intensa, che appassiona illettore nonostante questi non abbia mai incontrato Rocco e Pia nella realtà - anche se questo coinvolgimento resta come una folata di vento passeggera perché, a mio avviso, un libro del genere rimane impresso a fuoco nella memoria solo se si sono conosciute in vita le persone di cui parla。 In ogni modo, Trevi è davvero bravo a scrivere e durante la lettura si finisce per considerarsi parte del gruppetto dei protagonisti, così come è facile riconoscere nella propria esperienza alcune delle dinamiche che si sono instaurate tra loro tre。 Ho molto apprezzato il fatto che l’autore sia riuscito a parlare dei suoi due cari amici scomparsi senza cadere nel banale o nel celebrativo, senza edulcorare gli errori suoi e altrui。 Lettura veloce gradevole anche se non leggera per la natura delle tematiche trattate。 。。。more

Stefano

Un libro bellissimo! Non importa se si siano conosciuti Rocco e Pia o se mai si sia letto un loro scritto。 È un libro sull’amicizia, sulla sacralità della vita dell’altro e dell’altra, sul rispetto che non giudica, su ciò che rimane nel cuore quando l’amico o l’amica non c’è più。 Lo sguardo dell’amore sulla vita dell’amico e dell’amica。 Ci si bea di queste righe e mi portano a considerare che se qualcuno mi guarda con questi occhi, la mia è una vita fortunata。 Poi mi dico che io stesso posso gua Un libro bellissimo! Non importa se si siano conosciuti Rocco e Pia o se mai si sia letto un loro scritto。 È un libro sull’amicizia, sulla sacralità della vita dell’altro e dell’altra, sul rispetto che non giudica, su ciò che rimane nel cuore quando l’amico o l’amica non c’è più。 Lo sguardo dell’amore sulla vita dell’amico e dell’amica。 Ci si bea di queste righe e mi portano a considerare che se qualcuno mi guarda con questi occhi, la mia è una vita fortunata。 Poi mi dico che io stesso posso guardare al mio amico e alla mia amica così。 E trovo pace nel cuore。Grazie a Emanuele Trevi。 Grazie。 。。。more

melanzananas

Premio Strega rivelatosi deludente。 Nella cinquina finale c'erano romanzi molto più "potenti"。 Di fatto questo non è un romanzo ma un mero esercizio di stile da parte dell'autore nel descrivere - in maniera fin troppo ridondante - qualche sprazzo della vita di due amici scrittori non più in vita。 Non mi ha intrattenuta, ma ho apprezzato molto gli elogi a Pia Pera。 Premio Strega rivelatosi deludente。 Nella cinquina finale c'erano romanzi molto più "potenti"。 Di fatto questo non è un romanzo ma un mero esercizio di stile da parte dell'autore nel descrivere - in maniera fin troppo ridondante - qualche sprazzo della vita di due amici scrittori non più in vita。 Non mi ha intrattenuta, ma ho apprezzato molto gli elogi a Pia Pera。 。。。more

Virè

Il premio Strega del 2021, un romanzo un po' diverso dai vincitori degli ultimi anni。Un libro breve che ripercorre la biografia di due scrittori scomparsi prematuramente qualche anno fa: Rocco Carbone e Pia Pera。Non conosco la loro opera, ne ho appreso i dettagli proprio leggendo questo libro, nè prima di ora li avevo sentiti nominare。 Entrambi erano però molto amici fra di loro e dello scrittore Emanuele Trevi, nonchè della sua ex moglie Chiara Gamberale。L'autore ne ripercorre perciò le carrier Il premio Strega del 2021, un romanzo un po' diverso dai vincitori degli ultimi anni。Un libro breve che ripercorre la biografia di due scrittori scomparsi prematuramente qualche anno fa: Rocco Carbone e Pia Pera。Non conosco la loro opera, ne ho appreso i dettagli proprio leggendo questo libro, nè prima di ora li avevo sentiti nominare。 Entrambi erano però molto amici fra di loro e dello scrittore Emanuele Trevi, nonchè della sua ex moglie Chiara Gamberale。L'autore ne ripercorre perciò le carriere, dai primi scritti agli ultimi, ma soprattutto delinea l'amicizia tra i tre forte, dirompente, caratterizzata da periodi di allontanamento e riavvicinamento。Rocco dal carattere autolesionista e conflittuale, Pia dal carattere più amorevole, amante della vita all'aria aperta。。。Il libro è breve, abbastanza scorrevole, nonostante parecchie siano le riflessioni sulla vita, sui rapporti umani, sull'amicizia, sull'affrontare le disfatte lavorative o i problemi che la vita ci pone davanti。Molto diverso da altri vincitori del Premio Strega, non posso dire che mi abbia entusiasmato, forse se fosse stato più prolisso mi avrebbe annoiata, ma la brevità, unita allo stile gradevole, alla narrazione che passa da un personaggio all'altro, ha fatto sì che ne apprezzassi comunque la lettura。 。。。more

IlSugoDellaStoria

Che。 Incubo。

Francesca Pappalardo

Trevi scrive veramente bene, tanto stile。 Questo premio Strega 2021 e' forse un tributo alla letteratura, al potere che ha la scrittura di "essere" la vita di uno scrittore。 Nonostante questa considerazione, non ho sentito a pieno questo libro, forse mancava un po di emozione che ho ritrovato nell nell'ultimo capitolo quando racconta del decadimento dell amica Pia che viene "accudita" fino all'ultimo dal suo giardino。。。 Trevi scrive veramente bene, tanto stile。 Questo premio Strega 2021 e' forse un tributo alla letteratura, al potere che ha la scrittura di "essere" la vita di uno scrittore。 Nonostante questa considerazione, non ho sentito a pieno questo libro, forse mancava un po di emozione che ho ritrovato nell nell'ultimo capitolo quando racconta del decadimento dell amica Pia che viene "accudita" fino all'ultimo dal suo giardino。。。 。。。more

Alba

Non un romanzo in senso classico ma un omaggio, in stile ricercato, a due cari amici e scrittori

Mirko Tamburello

Ho sempre amato incondizionatamente quei romanzi che chiudono la storia così come l’hanno aperta: con una scena; un oggetto; una riflessione; o qualsiasi altra cosa。 In questo caso si tratta di un’opera d’arte, la più discussa e scandalosa esposta al Musée d'Orsay dal 1995。 L’origine del mondo di Gustave Courbet。 LEGGI TUTTO -> https://mirkotamburello。wordpress。com。。。 Ho sempre amato incondizionatamente quei romanzi che chiudono la storia così come l’hanno aperta: con una scena; un oggetto; una riflessione; o qualsiasi altra cosa。 In questo caso si tratta di un’opera d’arte, la più discussa e scandalosa esposta al Musée d'Orsay dal 1995。 L’origine del mondo di Gustave Courbet。 LEGGI TUTTO -> https://mirkotamburello。wordpress。com。。。 。。。more

Lucia

Apro questa recensione in un modo un po’ inconsueto, ovvero con una libera associazione di idee, forse poco adatta, ma così sono le libere associazioni, vengono un po’ a caso。Questa storia mi ha fatto pensare a Tolkien e al suo “Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli”, questo libro mi ha ricordato quell’anello che in questo caso non doma e non trova, ma unisce, ho pensato questo è “un libro per unirli”。Ad essere uniti da questo testo sono ov Apro questa recensione in un modo un po’ inconsueto, ovvero con una libera associazione di idee, forse poco adatta, ma così sono le libere associazioni, vengono un po’ a caso。Questa storia mi ha fatto pensare a Tolkien e al suo “Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli”, questo libro mi ha ricordato quell’anello che in questo caso non doma e non trova, ma unisce, ho pensato questo è “un libro per unirli”。Ad essere uniti da questo testo sono ovviamente le due vite di cui si parla, e la vita dello stesso scrivente。Libro per questo un po’ autoreferenziale。I protagonisti sono Rocco Carbone e Pia Pera, ma le opinioni che leggiamo sono solo il punto di vista soggettivo dell'autore, la sua personale visione di eventi e di persone, d'altronde è un libro che narrando d'altri, parla anche tanto di sé, quindi un'autoreferenzialità assolutamente scusabile, specie visto il grande affetto che sgorga da queste poche pagine。 Trevi usa ciò che è nelle sue corde, la scrittura, per non dimenticare due compagni, usa la parola scritta per tenerli stretti e legarsi a loro in quest'oggetto a tutti e tre così congeniale, l’oggetto libro。Perché noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire: la prima è la vita fisica, fata di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene。Ho trovato la scrittura di Trevi fluida e allo stesso tempo colta, piena di rimandi alti ma mai pesanti e sempre interessanti, facile da capire nonostante fosse costellata da tante parole non comuni che mi ha fatto piacere incontrare e imparare。Ma quello che mi ha colpito di più di questo titolo, molto più della forma, è stata l’emozione che ne scaturisce, il suo tangibile affetto nei confronti di Rocco e Pia, due amici, due scrittori, due sprazzi di vite。Un libro-ricordo che ripercorre parti della loro vita in comune ma anche le origini e le traversie di questi due autori, si parla molto delle loro opere e del loro modo di scrivere, e pur non avendo letto nulla della loro bibliografia, questo non ha tolto piacere alla lettura, anzi si ha voglia di recuperarne gli scritti e leggerli。L’unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti è cercare la distanza giusta, che è lo stile dell’unicità。 。。。more

Federica

Ho letto in pochi giorni il libro di Trevi, vincitore dello Strega, e sono presa da sentimenti contrastanti。 Da un lato la scrittura dell’autore, che già mi aveva colpita in altri suoi volumi, è sempre bellissima ed estremamente evocativa, un piacere per il lettore, dall’altro una narrazione per la quale forse avevo troppe aspettative。 Bene il racconto delle due vite di Rocco e Pia, omaggio a due amici dei quali si ricordano i pregi e i difetti senza paura ma poi? Certamente l’autore ci ha volut Ho letto in pochi giorni il libro di Trevi, vincitore dello Strega, e sono presa da sentimenti contrastanti。 Da un lato la scrittura dell’autore, che già mi aveva colpita in altri suoi volumi, è sempre bellissima ed estremamente evocativa, un piacere per il lettore, dall’altro una narrazione per la quale forse avevo troppe aspettative。 Bene il racconto delle due vite di Rocco e Pia, omaggio a due amici dei quali si ricordano i pregi e i difetti senza paura ma poi? Certamente l’autore ci ha voluto raccontare che cosa è l’amicizia, con le sue fatiche, i suoi momenti di stanca, i suoi apici。 Ma in fondo io non ne sono rimasta commossa, colpita, addirittura perturbata come qualche critico ha scritto。 Mi resta quindi la sensazione di qualcosa che mi è piaciuto ma con la sensazione del sogno che al mattino non ricordi, per il quale hai una nostalgia sfumata e nebulosa della quale non sapresti dire il perché。 。。。more

Giulia

Che meravigliosa fortuna, farsi raccontare da un amico che ti ha voluto bene。 Un amico caro, che ti ha visto crescere, maturare, esplorare, cadere。 Questo è l’incipit della storia - che storia, forse, non è, quanto piuttosto un’ode a un tempo e a un passato, un’ode all’umanità di due persone che sono stati, prima che personaggi, persone。 E chi meglio di un amico potrebbe incamminarsi in questo difficile percorso? Mi è piaciuto, molto。 Anche se è lungo quel giusto da non annoiare, mi rimane la cu Che meravigliosa fortuna, farsi raccontare da un amico che ti ha voluto bene。 Un amico caro, che ti ha visto crescere, maturare, esplorare, cadere。 Questo è l’incipit della storia - che storia, forse, non è, quanto piuttosto un’ode a un tempo e a un passato, un’ode all’umanità di due persone che sono stati, prima che personaggi, persone。 E chi meglio di un amico potrebbe incamminarsi in questo difficile percorso? Mi è piaciuto, molto。 Anche se è lungo quel giusto da non annoiare, mi rimane la curiosità di sapere qualcosa di più sulle due vite raccontate; forse è per questo che le stelle non arrivano a cinque, mannaggia al lettore。 。。。more

Slikj

Un libro veramente intimo。 La vita con le sue varianti, ricca di personalità così diverse che circolano per il mondo e fanno nascere quei rapporti che vengono messi in luce in tutta la loro complessa semplicità。 Il tutto raccontato attraverso un uso del linguaggio mai banale。 Trevi non si serve della scrittura solo per narrare, ma sa fare emergere dalle parole la loro più intrinseca bellezza。

Giulia

Vincitore del Premio Strega 2021。 In questo testo breve, difficile da classificare per genere, Emanuele Trevi traccia due ritratti speculari e profondamente diversi dei suoi amici Rocco Carbone e Pia Pera。 All'interno della "folla dei ricordi", l'autore dimostra la capacità di selezionare, individuare le caratteristiche essenziali, necessarie per plasmare e far vivere sotto gli occhi del lettore le loro personalità, viste attraverso il filtro dell'affetto e dei sentimenti talvolta contrastanti c Vincitore del Premio Strega 2021。 In questo testo breve, difficile da classificare per genere, Emanuele Trevi traccia due ritratti speculari e profondamente diversi dei suoi amici Rocco Carbone e Pia Pera。 All'interno della "folla dei ricordi", l'autore dimostra la capacità di selezionare, individuare le caratteristiche essenziali, necessarie per plasmare e far vivere sotto gli occhi del lettore le loro personalità, viste attraverso il filtro dell'affetto e dei sentimenti talvolta contrastanti che lo animano。 。。。more

Denise

Retorica un po' fastidiosa。 Scrittura magistrale, impeccabile。 Retorica un po' fastidiosa。 Scrittura magistrale, impeccabile。 。。。more

Martina (martiblumarti)

Un libro scritto in punta di penna ✨❤️

Luca Frasca

Un libro che mi ha lasciato piuttosto tiepido; non riesco proprio a gridare "al capolavoro" per questo recente Premio Strega。E' indubbio che Trevi possa avvalersi di una scrittura fuori dal comune, ricca ed elegante, ricercata ma leggera, sempre piacevole e scorrevole, anche quando si addentra nell'impervio terreno della critica e dell'esegesi letteraria; non so se questo, di per sé, sia ragione valida e sufficiente per l'assegnazione del Premio letterario italiano più in vista, anche sul panora Un libro che mi ha lasciato piuttosto tiepido; non riesco proprio a gridare "al capolavoro" per questo recente Premio Strega。E' indubbio che Trevi possa avvalersi di una scrittura fuori dal comune, ricca ed elegante, ricercata ma leggera, sempre piacevole e scorrevole, anche quando si addentra nell'impervio terreno della critica e dell'esegesi letteraria; non so se questo, di per sé, sia ragione valida e sufficiente per l'assegnazione del Premio letterario italiano più in vista, anche sul panorama internazionale。Per il resto il libro è uno strano miscuglio, a mio parere non sempre riuscito, di biografia e diario intimista, infarcito di speculazioni affatto eterogenee, in alcuni passaggi acute e inusuali, in altri di sconfortante banalità, al limite del luogo comune。Credo che titolo più adeguato sarebbe stato "Una vita e mezza", visto il peso che Trevi attribuisce all'amico Rocco Carbone e la considerazione, ben più limitata, anche sul piano della stima letteraria, che concede a Pia Pera: in quest'ultimo caso, ho trovato fastidiosi i toni dell'autore che, a più riprese, si vestono di bonarietà paternalistica nei confronti dell'amica。Non trovo condivisibili, per la più parte, le considerazioni sulla vita, apparecchiate dall'autore come verità apodittiche, come anche i riferimenti e i modelli letterari richiamati da Trevi, ma trattasi di un problema di sensibilità e gusto personale。Un libro di poche pagine, sicuramente scorrevole, sul quale credo sia stata compiuta un'esemplare operazione di marketing。 。。。more

Asia D'Antona

Sono sinceramente sorpresa dal romanzo di Trevi。 Nonostante la sua brevità ho avuto modo di intendere le due complesse personalità di Rocco Carbone e Pia Pera。L'intero romanzo mi sembra una lunga lettera d'amore e di affetto di Trevi nei confronti dei suoi amici scomparsi; il tutto accompagnato da bellissime descrizioni delle opere che, Carbone e Pera, hanno scritto。 Sono sinceramente sorpresa dal romanzo di Trevi。 Nonostante la sua brevità ho avuto modo di intendere le due complesse personalità di Rocco Carbone e Pia Pera。L'intero romanzo mi sembra una lunga lettera d'amore e di affetto di Trevi nei confronti dei suoi amici scomparsi; il tutto accompagnato da bellissime descrizioni delle opere che, Carbone e Pera, hanno scritto。 。。。more

Francesca De lucia

Un libro colto, ben scritto che racconta la vita (breve) di due scrittori di cui Trevi è stato amico: Rocco Carbone e Pia Pera。 Alcune parti del libro sono davvero notevoli e ottima è l’idea di raccontare queste due vite。 Tuttavia, nonostante l’impegno profuso non ho trovato una particolare empatia con questo romanzo。

Elle Esse

Cit。 Noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire: la prima è la vita fisica, fatta di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene。 E quando anche l’ultima persona che ci ha conosciuto da vicino muore, ebbene, allora davvero noi ci dissolviamo, evaporiamo, e inizia la grande e interminabile festa del Nulla, dove gli aculei della mancanza non possono più pungere nessuno。

Libros_libri_books

“Inspiegabilmente alla fotografia si associa l’idea dell’immortalare, ma è un modo di dire sbagliato。 Non c’è nulla che più della fotografia, in un modo o nell’altro sempre vincolata all’attimo e al presente ci ricordi la nostra transitorietà e futilità。”“La scrittura è un mezzo singolarmente buono per evocare i morti, e consiglio a chiunque abbia nostalgia di qualcuno di fare lo stesso: non pensarlo ma scriverne, accorgendosi ben presto che il morto è attirato dalla scrittura, trova sempre un s “Inspiegabilmente alla fotografia si associa l’idea dell’immortalare, ma è un modo di dire sbagliato。 Non c’è nulla che più della fotografia, in un modo o nell’altro sempre vincolata all’attimo e al presente ci ricordi la nostra transitorietà e futilità。”“La scrittura è un mezzo singolarmente buono per evocare i morti, e consiglio a chiunque abbia nostalgia di qualcuno di fare lo stesso: non pensarlo ma scriverne, accorgendosi ben presto che il morto è attirato dalla scrittura, trova sempre un suo modo inaspettato per affiorare nelle parole che scriviamo di lui, e si manifesta di sua propria volontà, non siamo noi che pensiamo a lui, è proprio lui una buona volta”。Non è un romanzo, non è un poema, non è un saggio。 Non è niente di questo ed è l’insieme di tutto。 E’ intimo, è mettere nero su bianco, con parole stampate sulla carta, cosa sia l’amicizia per l’autore。Non è una lettura semplice, soprattutto per chi non è abituato a leggere quei saggi mischiati con romanzo e poesia。 Non è un libro che ti conquista già dalla prima pagina, ma entra piano e si deposita con calore nel tuo interno。Una scrittura raffinata, elegante, molto colta e per nulla banale, come si può aspettare da un Vincitore del Premio Strega, porta alla luce il ritratto di Rocco e Pia, due persone legate all’autore dal sentimento più bello: un’amicizia profondamente intensa, purtroppo cancellata da un destino cruento: Rocco per un incidente con il motorino, Pia per una malattia degenerativa。Vorrei poter confrontarlo con un caldo bicchiere di brandy, di quelli che al primo sorso non finiscono per convincerti, ti bruciano e subito pensi di voler abbandonare, però alla fine, piano piano, goccia a goccia, ti dispiace vedere il bicchiere vuoto。«Perché noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire: la prima è la vita fisica, fatta di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene» 。。。more

Marco Innamorati

Di rado compro un libro di moda。 Per Trevi jr faccio un’eccezione。 Ho uno strano rapporto con la sua famiglia: pur essendo coetaneo di Emanuele, ero molto legato al padre Mario, con il quale però, pur avendoci scritto un libro insieme, ho continuato sempre a darmi del lei。 Due vite è sicuramente un libro da leggere。 ET ha una tecnica di scrittura strepitosa, che si accompagna con una certa sprezzatura。 Mentre Carrère sembra dirti “Guarda come sono bravo!” a ogni pagina, ET sembra quasi scusarsi Di rado compro un libro di moda。 Per Trevi jr faccio un’eccezione。 Ho uno strano rapporto con la sua famiglia: pur essendo coetaneo di Emanuele, ero molto legato al padre Mario, con il quale però, pur avendoci scritto un libro insieme, ho continuato sempre a darmi del lei。 Due vite è sicuramente un libro da leggere。 ET ha una tecnica di scrittura strepitosa, che si accompagna con una certa sprezzatura。 Mentre Carrère sembra dirti “Guarda come sono bravo!” a ogni pagina, ET sembra quasi scusarsi delle sue immagini subitanee e folgoranti。 Le nasconde in pagine solo in apparenza dimesse, ma in realtà dense e corpose。 Se Carrère parla di sé anche quando parla degli altri, ET parla di altri anche quando parla di sé。 E fa venir voglia di leggere libri dei quali parla。 。。。more

Ilaria Quercia

Se un libro non si giudica dalla sua copertina, 𝗶𝗹 𝗯𝘂𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝗱𝘂𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗞𝗮𝘇𝗶𝗺𝗶𝗿 𝗠𝗮𝗹𝗲𝘃𝗶𝗰̌ 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗗𝘂𝗲 𝗩𝗶𝘁𝗲。Mi sembra di riconoscere il profilo di Rocco Carbone fatto di picchi emozionali e colori e quello simmetricamente opposto, delicato ed essenziale di Pia Pera, le due metà complementari dell'amicizia。 𝗩𝗶𝗻𝗰𝗶𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗦𝘁𝗿𝗲𝗴𝗮 𝟮𝟬𝟮𝟭 è un viaggio esistenziale che ripercorre legami e amicizie negli aspetti più intimi, anche di allontanamenti e riconciliazio Se un libro non si giudica dalla sua copertina, 𝗶𝗹 𝗯𝘂𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝗱𝘂𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗞𝗮𝘇𝗶𝗺𝗶𝗿 𝗠𝗮𝗹𝗲𝘃𝗶𝗰̌ 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗗𝘂𝗲 𝗩𝗶𝘁𝗲。Mi sembra di riconoscere il profilo di Rocco Carbone fatto di picchi emozionali e colori e quello simmetricamente opposto, delicato ed essenziale di Pia Pera, le due metà complementari dell'amicizia。 𝗩𝗶𝗻𝗰𝗶𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗦𝘁𝗿𝗲𝗴𝗮 𝟮𝟬𝟮𝟭 è un viaggio esistenziale che ripercorre legami e amicizie negli aspetti più intimi, anche di allontanamenti e riconciliazioni col filo conduttore comune della passione per la scrittura。E' stato inoltre di 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗮𝗿𝗿𝗶𝗰𝗰𝗵𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 e l'aspetto che ho più apprezzato è stata la 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 anche laddove ho incontrato riferimenti particolari, Gadda tanto amato da Carbone, ma anche Omero con il personaggio genialmente umano di Elpenore nell'Odissea。 Molti aspetti mi hanno toccata e commossa, 𝗹❜𝗮𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲̀ 𝗳𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗲 𝘀𝗶 𝗻𝘂𝘁𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗮𝗻𝗲𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘃𝗶𝗱𝗶。Un bel libro! 。。。more

Davide Calì

Avevo mai sentito parlare di Rocco Carbone e Pia Pera? No。Avevo intenzione di scoprire la loro storia, il loro passato, la loro opera?Men che meno, non conoscendoli。Eppure Trevi è stato bravissimo a rendere le loro vite qualcosa di fruibile a tutti。 A metà tra una biografia e un’autobiografia, Emanuele Trevi parla dei suoi due amici scrittori e del loro rapporto con l’arte di scrivere attraverso il racconto anche della propria vita e sa risultate autentico。Il libro scorre incredibilmente veloce Avevo mai sentito parlare di Rocco Carbone e Pia Pera? No。Avevo intenzione di scoprire la loro storia, il loro passato, la loro opera?Men che meno, non conoscendoli。Eppure Trevi è stato bravissimo a rendere le loro vite qualcosa di fruibile a tutti。 A metà tra una biografia e un’autobiografia, Emanuele Trevi parla dei suoi due amici scrittori e del loro rapporto con l’arte di scrivere attraverso il racconto anche della propria vita e sa risultate autentico。Il libro scorre incredibilmente veloce nonostante il soggetto non proprio semplice。 Meritava lo Strega? Forse sì。 Forse il fatto di parlare di altri scrittori nel modo in cui lo ha fatto ha aiutato, la metaletteratura è senza dubbio di interesse per chi deve votare a un premio letterario。 。。。more

Massimo Semprini

Nel raccontare i suoi rapporti di amicizia con Rocco e Pia, l'autore passa in rassegna tutti i grandi temi della letteratura, della vita, con una leggerezza e una misura incomparabili。Tutto scorre nella narrazione della vicenda dei due amici, la morte che incombe e arriva lentamente, la morte improvvisa。Molti i riferimenti letterari, sempre opportuni e interessanti。 Nel raccontare i suoi rapporti di amicizia con Rocco e Pia, l'autore passa in rassegna tutti i grandi temi della letteratura, della vita, con una leggerezza e una misura incomparabili。Tutto scorre nella narrazione della vicenda dei due amici, la morte che incombe e arriva lentamente, la morte improvvisa。Molti i riferimenti letterari, sempre opportuni e interessanti。 。。。more

Peppe

Due vite è il racconto della vita intensa, seppur breve, di due brillanti scrittori scomparsi prematuramente: Rocco Carbone e Pia Pera。 Due anime diverse tra loro, tormentata quella di lui da un senso di infelicità costante nonostante i suoi sforzi per combatterla e vincerla, delicata e sensibile ma sfrontata e libertina al tempo stesso invece quella di lei。 Mirabile è l'uso delle parole da parte di Trevi nel delineare queste personalità così complesse, sfaccettate e diverse, ma accomunate da un Due vite è il racconto della vita intensa, seppur breve, di due brillanti scrittori scomparsi prematuramente: Rocco Carbone e Pia Pera。 Due anime diverse tra loro, tormentata quella di lui da un senso di infelicità costante nonostante i suoi sforzi per combatterla e vincerla, delicata e sensibile ma sfrontata e libertina al tempo stesso invece quella di lei。 Mirabile è l'uso delle parole da parte di Trevi nel delineare queste personalità così complesse, sfaccettate e diverse, ma accomunate da un profondo rapporto di amicizia。 Un romanzo breve ma intenso e a tratti anche poetico。 Non do il massimo delle stelline solo perché in alcuni punti ammetto di aver perso la concentrazione e faticato a seguire il filo del discorso per le frequenti metafore e perifrasi, ma da provare secondo me。 。。。more

Lucrezia Lombardi

Due vite, scritto da Emanuele Trevi e pubblicato da Neri Pozza, è il vincitore del Premio Strega 2021。Come può un romanzo così breve, per non dire brevissimo (129 pagine che si leggono tutte d’un fiato), esser riuscito a portare a casa un premio così importante?Perché è un gran – si fa per dire – bel libro。Noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire。 La prima è la vita fisica, fatta di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene。L’opera racconta Due vite, scritto da Emanuele Trevi e pubblicato da Neri Pozza, è il vincitore del Premio Strega 2021。Come può un romanzo così breve, per non dire brevissimo (129 pagine che si leggono tutte d’un fiato), esser riuscito a portare a casa un premio così importante?Perché è un gran – si fa per dire – bel libro。Noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire。 La prima è la vita fisica, fatta di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene。L’opera racconta le storie, anzi le vite, di due cari amici dell’autore realmente esistiti e scomparsi troppo presto: Rocco Carbone e Pia Pera。 L’uno, deceduto per colpa di un incidente in motorino; l’altra, portata via lentamente dalla SLA。 Rocco, bipolare la cui vita oscillava tra la felice prosa dei suoi libri e la triste conclusione di rapporti affettivi, aveva un carattere ostinato e un volto spigoloso, come il cognome che portava。 Pia, essere incantevole e sfortunato in amore, aveva dedicato la sua vita a tradurre la letteratura russa e a curare l’orto del casale che aveva ereditato dai genitori, divenuto, da ultimo, il suo mondo felice。Mediante capitoli brevi, una prosa magistrale, un lessico ricercato, l’autore è riuscito a creare un libro (definito da alcuni un non romanzo) che intreccia i tratti tipici del memoir a quelli della biografia e, ancora, a quelli del saggio。Più ti avvicini a un individuo, più assomiglia a un quadro impressionista, o a un muro scorticato dal tempo e dalle intemperie: diventa insomma un coagulo di macchie insensate, di grumi, di tracce indecifrabili。 Ti allontani, viceversa, e quello stessi individuo comincia ad assomigliare troppo agli altri。 L’unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti è cercare la distanza giusta, che è lo stile dell’unicità。Il tono è intimo – e non poteva essere altrimenti – e accogliente: i protagonisti e le loro storie sono sviluppate senza un criterio temporale o una netta distinzione fra i due, ma ricalcano il labirinto di incontri e rapporti che vi era fra loro e Trevi, terzo personaggio centrale dell’opera, il cui ego non prende mai il sopravvento。Ed ecco la grandezza del libro: mantenere la giusta distanza, raccontare pezzi di storia, le emozioni e i sentimenti provati, ed esserne fedeli。 Descriverne i luoghi, gli spazi, in un equilibrio che raggiungono solo i bravi scrittori。 Come Trevi, che rimane sullo sfondo, non reclama attenzione su di lui, anzi: invita il lettore a riflettere su quanto scrive, propone delle epifanie, suscita riflessioni fra passaggi di parole e interrogativi aperti che si incastrano abilmente tra loro。Il fatto è che nelle nostre vite il caso e il più inflessibile concatenarsi degli eventi si assomigliano in modo da diventare esattamente identici- e forse é proprio questa opacità a permetterci di tollerare l’urto delle cose, senza mai farcene una ragione ma finendo per accettarleL’autore, dunque, nel rendere omaggio a Rocco e Pia dona loro l’immortalità e riesce in ciò che dovrebbe poter fare la scrittura: trasformare la vita in letteratura。https://www。storieacatinelle。com/2021。。。 。。。more

Argyros Singh

L'arte e la letteratura sono i coprotagonisti di questa storia。 Esse non sono prese solo in astratto, ma vengono costantemente legate a un luogo o a un ricordo concreto: così p。 es。 'L'origine del mondo' è un modo per parlare del mistero della vita, ma al contempo anche per ricordare l'aneddoto sul ministro (cattolico) della cultura francese e sul giorno in cui l'opera fu vista dall'Autore, da Rocco Carbone e da Pia Pera。Questi ultimi due sono i protagonisti "reali" del romanzo breve: amici di T L'arte e la letteratura sono i coprotagonisti di questa storia。 Esse non sono prese solo in astratto, ma vengono costantemente legate a un luogo o a un ricordo concreto: così p。 es。 'L'origine del mondo' è un modo per parlare del mistero della vita, ma al contempo anche per ricordare l'aneddoto sul ministro (cattolico) della cultura francese e sul giorno in cui l'opera fu vista dall'Autore, da Rocco Carbone e da Pia Pera。Questi ultimi due sono i protagonisti "reali" del romanzo breve: amici di Trevi, condividevano con lui il mestiere della scrittura。 Una scrittura intesa come azione esistenziale; non una prosa fine a se stessa, ma un'introspezione artistica che disvela per simboli un cammino che vorrebbe condurre alla verità。 Secondo Trevi, nel caso di Rocco Carbone l'atto di scrivere era visto come una penitenza, come uno scavo nella montagna doloroso e inconcludente, che riportava al punto di partenza。 Eppure, durante la creazione, si accompagnava anche la sensazione di aver scoperto una realtà magica, superiore。 Con Pia Pera, invece, l'incantesimo risiedeva nelle sue traduzioni di opere russe e in una scrittura poetica, che guardava alla grande letteratura per estrarne l'essenza, come di chi cura il proprio giardino, fisico e mentale, per portare ordine nel caos e non disperdere i segreti riconosciuti dall'umanità。La prosa di Trevi può essere definita, genericamente, artistica。 È caratterizzata da un linguaggio ricercato, ma mai pretenzioso o pesante; anche il reiterato citazionismo non si limita al mero elenco, tipico di questi ultimi anni ('4 3 2 1' di Auster, 'Il colibrì' di Veronesi, etc。), ma è parte imprescindibile della narrazione。 In una pagina, Trevi afferma che Carbone fosse un campione del "risentimento cosmico" e che la sua scrittura ascetica, rifiutando scelte narrative di comodo (come l'identificazione dei lettori con i personaggi), fosse accessibile, a pieno, solo a pochi。 Proprio l'accesso al giardino, che apre a significati esistenziali, risulta proibito ai vivi, ma è con l'avvicinarsi della morte che, per assurdo, esso si può realizzare。 Ed è così che Trevi, raccontando i due amici, riesce a parlare di sé e di chi è giunto come lui a quel punto del cammino。Per l'Autore, le due vite che viviamo sono quella fisica e quella che resta nelle menti di chi ci ha voluto bene。 Non è tutto, comunque, perché forse esiste un oltre la vita, che non ha nulla di religioso ed è più un sentimento cosmico。 E se Carbone non poté portare a compimento un suo significato, Pera riuscì a connettersi, nei suoi ultimi giorni, a quello stato inaccessibile che è al di là del sangue e della mente。 Ai vivi, infine, rimangono i ricordi, reali e immaginati, da interpretare, tradurre e completare come un testo incompleto, per un omaggio a chi è irraggiungibile e per la nostra ricerca in divenire。 。。。more

bambu78

Ho cominciato a leggere questo libro per un solo motivo: mi sono posta l'obiettivo di leggere tutti e 5 i libri finalisti del Premio Strega 2021。 Per il resto, se mi fossi affidata alla sinossi, avrei semplicemente posato il libro, passando oltre。Due Vite è la storia di due amici di Trevi, letterati e scrittori come lui: Rocco Carbone e Pia Pera。 Per me due egregi sconosciuti, temo, di cui anche dopo la lettura del (bel) tributo di Trevi non mi viene voglia di sapere di più。Il libro è scritto be Ho cominciato a leggere questo libro per un solo motivo: mi sono posta l'obiettivo di leggere tutti e 5 i libri finalisti del Premio Strega 2021。 Per il resto, se mi fossi affidata alla sinossi, avrei semplicemente posato il libro, passando oltre。Due Vite è la storia di due amici di Trevi, letterati e scrittori come lui: Rocco Carbone e Pia Pera。 Per me due egregi sconosciuti, temo, di cui anche dopo la lettura del (bel) tributo di Trevi non mi viene voglia di sapere di più。Il libro è scritto bene e muove da uno dei principali intenti, da sempre, della letteratura: dare immortalità - o, almeno, conservare più a lungo la memoria di chi ci è stato caro。 Non sono insensibile al desiderio di dare più tempo a chi è scomparso, perché la memoria non sbiadisca。 Ma il mio obiettivo, la mia domanda iniziale era: merita il Premio Strega?La mia risposta è no。Consigliato a chi, leggendone la sinossi, lo trova nelle sue corde。 。。。more